di Bernardini Fernando dal numero 02/10 di Pesca In


Il mondo della pesca non è mai andato d'accordo con l'universo femminile. Se parliamo di pesca, da sempre uno stereotipo vuole che le donne facciano la parte delle rompiscatole, di quelle che si lamentano perché siamo sempre a pesca, in veste di mogli o di mamme per i più piccoli. Ci sono delle eccezzioni però e la pesca non è da meno, anzi, forse in questo caso, il paradosso è più forte. Arrivare ad un palmares come quello dell'agonista di cui parliamo in questo articolo non è facile: ci vuole impegno, tecnica, dote naturale ed a volte anche dedicare una parte della propria vita a questa passione. Parliamo di Franca Tagliaferri, in forza al Cavedano Genzano di Roma, con la quale organizzo una piacevole pescata nel bacino di Celletti, un lago a gestione Fipsas in provincia di Viterbo.


I successi

Le soddisfazioni più importanti di Franca partono nel 2000 con la vittoria alle Olimpiadi della Pesca, svoltesi in Italia, dove vince la medaglia d'oro a squadre e individuale. Nel 2001 si classifica prima al club azzurro femminile. Nel 2002 i mondiali in Slovenia regalano alla nazionale un argento e Franca lo vince anche a livello individuale. Nel 2003 i mondiali si volgono in Inghilterra, ma anche qui non gli manca il podio, medaglia di bronzo a squadre e nello stesso anno terza nel Campionato Italiano. Nell'anno 2004 si và in Portogallo, anche qui medaglia d'argento a squadre e una di bronzo individuale ed anche quest'anno si classifica terza nel nostro campionato nazionale. Il 2005 è l'anno della Croazia, e come al solito non si torna a mani vuote, medaglia d'argento sia a squadre che individuale. Olimpiadi della Pesca in Portogallo, anno 2006, medaglia d'argento a squadre e seconda nel Campionato Italiano. Siamo al 2007, i mondiali si parla spagnolo, la nostra Franca e tutta la nazionale si classifica prima, tornando a casa con una bella medaglia d'oro a coronamento di una grande impresa. Ma sempre nel 2007 si toglie anche la soddisfazione di classificarsi prima nel Campionato Italiano. Ungheria 2008, i mondiali gli portano una medaglia d'argento a squadre. Nel 2009, anno sfortunato, pesca molto bene nel club azzurro, ma purtroppo non rientra nella nazionale per scelta tecnica e non per peso portato alla bilancia. Scelta quantomeno discutibile del CT Barbetta, che forse la nostra nazionale paga ai mondiali che si sono giocati in casa nel canale Fiuma Mandria a Boretto, classificandosi quarta, un risultato sicuramente non positivo, visto che la competizione si svolgeva in un fiume di casa nostra. Franca Tagliaferri, un'agonista completa, con tanta esperienza e tecnica.


La pesca

L'uscita viene organizzata con un breve margine di tempo, visto che l'arrivo imminente dell'inverno non dà tregua, lasciando pochi spazi di tempo clemente. Ci diamo appuntamento al fornito negozio di pesca a Sipicciano, Corinti Pesca, per prendere le esche necessarie, i tesserini ittici e dei galleggianti specifici per la pesca in questo spot, che il negozio in questione si fà preparare appositamente, che sono di due tipi, uno con la deriva in carbonio e l'altro con la deriva in acciaio. Si fanno notare per l'elevata sensibilità, anche nelle grammature più importanti, ed in particolar modo quello con la deriva in acciaio, per una spiccata sensibilità in condizioni di vento e corrente. Dopo un caffè ristoratore, Franca e il marito Claudio, sempre al suo fianco in ogni competizione, iniziano subito a preparate il tutto, partendo dalla pastura, rigorosamente dell'azienda Fly, suo sponsor tecnico, specifica per la pesca delle breme, dalla granulometria molto fine, come questi pesci amano. Lo scrupolo con cui prepara il tutto alla perfezione è impressionante, controlla la bagnatura della pastura più volte, dosando bene ogni goccio d'acqua che inserisce nell'impasto, segno che l'abitudine a partecipare a gare di livello internazionale danno uno standard tecnico molto elevato. Ha iniziato a gareggiare grazie al marito Claudio, seguendolo nelle varie competizioni e appassionandosi di volta in volta, facendo della pesca parte integrante della propria vita, aprendo anche un famoso negozio di pesca a Roma. Mi racconta che non è stato facile arrivare a questi livelli, spesso ha dovuto fare delle rinunce, ma quando c'è una forte passione che ti spinge, la porti avanti ad ogni costo, facendo dei sacrifici, che poi alla fine ti ripagano in pieno.

Decidiamo di pescare con due lenze diverse, per valutare quale sia la migliore, una da carassi e carpe e l'altra più da breme, la prima leggermente appoggiata in terra e la seconda più di ricerca durante la calata. Iniziando a pescare sul fondo notiamo subito che non c'è una grossa attività dei nostri amici, quindi prontamente Franca gira completamente la pesca, cercando nei primi strati d'acqua. Il cambio gli dà ragione e mette in nassa delle bellissime scardole e breme, che non hanno saputo resistere ad un innesco ben presentato di bigattino rosso. È impressionante la semplicità con la quale manovra la lunga roubasienne, aiutata un pochino dalla estrema leggerezza della Alien Team Pro Competition della Fly, l'attrezzatura è ben piazzata e sistemata, con ordine certosino. Per una corretta pesca in questo lago è necessario stare molto attenti alla corrente che si crea, a volte solo superficiale. Questo particolare spesso trae in inganno il pescatore che, deviato da questo falso movimento, prende rimedi spesso sbagliati. Bisogna leggere bene il galleggiante per capire se effettivamente la massa d'acqua si muove o è soltanto movimento di superficie. Un'altra accortezza valida non solo in questo spot, è eseguire al meglio un invito continuo, sia verticale che orizzontale, per non rendere l'esca troppo statica. Io nel frattempo insisto sul fondo innescando mais, in una sorta di accanimento terapeutico, ma il risultato è un piccolo siluro e delle breme di taglia non da segnalare. Non essendoci un campionato femminile, Franca partecipa alle competizioni maschili, dando del filo da torcere a molti agonisti, lasciandoli spesso dietro di sè nelle classifiche. Per lei non è un problema gareggiare con gli uomini, anzi è comunque uno stimolo in più, e a giudicare da come pesca, devo dire che parlare di "sesso debole" in questo caso, non è un'espressione molto azzeccata. Come spesso capita durante una sessione di pesca, operiamo dei cambi alle nostre lenze, provando ad alleggerirci e diminuire le dimensioni di filo e amo. Anche queste modifiche danno i risultati sperati, carassi e scardole, che culminano con una lotta ingaggiata tra Franca e forse una bella carpa, che però dopo una decina di minuti si slama, lasciandoci oggi, privi  di catture degne di nota. Comunque è stata una bella giornata in compagnia di un'agonista veramente preparata e con un bagaglio di esperienza che in pochi hanno, ma soprattutto che può dare ancora tanto all'agonismo italiano.


Il bacino

Il Celletti è un impianto di pesca dalle forti potenzialità, è molto ampio e comodo, risorse queste molto importanti per la pesca al colpo, e ancor di più, visto il panorama di campi gara che si hanno nel centro Italia. Però di contro, soffre di gravi problemi alle acque, più volte sono state fatte ricerche sulle cause per cui il pesce immesso diventa apatico o muore. Un'altra preoccupazione è data dal vicino fiume Tevere, che ogni anno crea problemi al bacino. Qualcosa stà cambiando però, c'è l'intento di riportare il Celletti ai vertici dei campi gara, nell'interesse di tutti gli agonisti della provincia di Viterbo e di tutta la regione. Sono state applicate severe restrizioni alle quantità di esche da poter impiegare, soprattutto agli sfarinati, che non dovranno superare i 3 lt. a composto già bagnato (circa 1,3 kg di pastura asciutta). Per le esche, 500 gr. di bigattini, 2 barattoli di lombrici da innesco, 1 barattolo di mais (285gr.) e 100 gr. di pelletts. A queste limitazioni vorrei aggiungere una mia personale modifica, eliminando completamente gli sfarinati e andando ad incrementare l'utilizzo di esche, proprio gli sfarinati sono la maggiore causa di problemi negli impianti di pesca sportiva, che se utilizzati in quantità eccessiva in relazione alla capacità di smaltimento del lago, vanno a rendere l'acqua acida e ricca di ammoniaca, facendo calare drasticamente la quantità di ossigeno presente, rendendo i pesci apatici e privi di vitalità.


Negozio di pesca Celletti

Corinti Pesca - via Mazzini, 26/a Sipicciano (Vt) Tel. 0761/904875


Negozio di pesca Franca Tagliaferri

Castelverde Sport - via Massa di S. Giuliano 478 - 00132 Roma - Tel. 062261190 - castelverde.sport@libero.it


di Bernardini Fernando

Farsi una pescata in compagnia è sempre un piacere, ma lo è ancor di più quando la compagnia è di quelle speciali. Andiamo a conoscere una campionessa del mondo.